Ansia in gravidanza

Il corpo durante la gravidanza cambia in modo imprevedibile. Inoltre se ti senti sopraffatta dal nuovo ruolo e dalle nuove responsabilità che ti trovi ad affrontare, se questo nuovo stato genera sentimenti contrastanti, sappi che l'ansia in gravidanza è molto più comune di quello che pensi.

La gravidanza è un momento molto delicato nella vita di una donna che si trova a confrontarsi con un cambiamento nei valori, nelle priorità, oltre che con un cambiamento del proprio corpo, che ha richieste nuove come un maggior bisogno di sonno e riposo, un cambiamento nell’appetito, una maggiore necessità di concentrarsi su se stessa. Non è affatto scontato che questi cambiamenti siano vissuti in modo esclusivamente positivo, ma il condizionamento sociale impone che la gravidanza sia il periodo più bello nella vita di una donna e questo fa sì che possano nascere sentimenti ambivalenti, generando sensi di colpa, ansia e inadeguatezza.

Lo stato d’ansia aumenta progressivamente con il progredire della gravidanza con valori più alti nel terzo trimestre. In particolare, se è presente nella 32° settimana, è un probabile fattore predittivo di depressione nel periodo post-natale.

I campanelli di allarme

Alcuni comportamenti da parte della futura mamma sono indicatori di una scarsa adesione al “progetto gravidanza”. Ad esempio, si va dalla scarsa cura di sé, alla malnutrizione materna che può interferire con lo sviluppo fetale, all’abuso di alcol, tabacco e sostanze psicoattive …

L’ansia in gravidanza non va sottovalutata poiché correla con un maggior rischio di depressione post-partum.

Cosa fare in caso di ansia in gravidanza? Alcuni consigli pratici

Per prima cosa è importante seguire uno stile di vita sano, prestando attenzione all’alimentazione e al riposo notturno.

L’ansia leggera può essere controllata con esercizi di rilassamento muscolare o con tecniche di controllo del corpo e del respiro volti anche a migliorare il sonno.

In questa fase così delicata anche la meditazione può essere di ausilio perché aiuta la donna ad ascoltarsi meglio e quindi ad accettarsi.

Nei casi più seri, è possibile ricorrere ad un approccio di psicoterapia mirato, sia individuale che di coppia nella forma di counseling o di una psicoterapia strutturata ed eventuale ad intervento farmacologico con antidepressivi in caso di ansia intensa.

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Depressione perinatale

La depressione è una patologia che colpisce prevalentemente le donne, con sintomi più gravi rispetto all’uomo e che possono insorgere in tutte le fasi della loro vita. Soprattutto in concomitanza con i grandi cambiamenti ormonali legati alla gravidanza e al post partum, per cui si parla di depressione perinatale.

Depressione post partum

Con la nascita di un bambino, soprattutto il primo, una mamma si ritrova ad affrontare una condizione nuova e sconosciuta, che può creare un periodo di disorientamento che si riflette anche a livello psichico.

Depressione in gravidanza

La gravidanza rappresenta un momento molto complesso per la donna. È un periodo di profondi cambiamenti, non solo fisici, ma soprattutto psicologici, e molte donne hanno difficoltà ad accettarne lo stato, provando sentimenti contrastanti di felicità, paura e preoccupazione.

L’esperto risponde

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